La Bibliografia gramsciana, fondata da John M. Cammett, ora curata da Francesco Giasi e da Maria Luisa Righi con la collaborazione dell'International Gramsci Society raccoglie volumi, saggi e articoli su Gramsci pubblicati dal 1922 e pubblicazioni e traduzioni degli scritti di Gramsci dal 1927. Per aggiornamenti, integrazioni o correzioni scrivere a: bibliografiagramsciana@fondazionegramsci.org
Consigli Di Fabbrica; Torino; movimento consiliare torinese
citazione
Gramsci, Antonio,
Il movimento torinese dei Consigli di Fabbrica e Il movimento comunista a Torino, in Gramsci on factory councils / Gramsci in today's world, 2017, pp. 17 - 39
SolrDocument[{id=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021418, livello=EJ, titolo=Il movimento torinese dei Consigli di Fabbrica e Il movimento comunista a Torino, sottotitolo=, tipo_titolo=uniform, responsability_namePart=[Gramsci, Antonio], autorevoc=[Gramsci, Antonio], responsability_codice=[IT-GRAMSCI-EACCPF0001-003167], responsability_ruolo=[author], first_author=Gramsci, Antonio, forma_parallela=, responsability=, note_edizione_traduzione=, luogo_pubblicazione=, editore=, forma_visualizzata=2017, forma_normalizzata=20170101-20171231, tipo_data=, consistenza=, lingua=[ita], abstract=Il movimento torinese dei Consigli di Fabbrica e Il movimento comunista a Torino
From the original manuscript, held in the Comintern Archives, we publish for the first time in Italian the text
of the article that Gramsci wrote for the November 1920 issue of the Comintern journal "Communist
International" on the communist and council movements in Turin. For comparison purposes, we include in a
parallel column the article as it was then published a few months later in "L'Ordine nuovo", with modifications
(presumably by Gramsci) made in this latter version, retranslated into Italian from the published German
translation. Gramsci deals with the situation in Turin and the great strikes there during the First World War,
the alliances formed between the working class and other social strata, and State repression of the workers'
armed insurrections. In the midst of these events, in May 1917, there was the first mass demonstration since
Italy's entry into the war, addressed by I. P. Goldenberg and A. N. Smirnov, delegates to the West of the
Petrograd Soviet, and then both Men'ševiks. They were however greeted with cries in favour of Lenin and the
Bol'ševiks, whose strategy in Petrograd was later - and independently - duplicated in Turin, with factory
councils being formed on the initiative of the majority communist group in the Turin Socialist Party branch.
The article closes with a criticism of the role of the reformist leadership of the Socialist Party and Unions, who
ignored the role of the councils as the equivalent of "soviets", the nuclei of a future democratic State., table_contents=, titolo_collana=, collocazione=, relazioni_titolo_collegato=[Gramsci on factory councils / Gramsci in today's world], relazioni_identificativo=[IT-GRAMSCI-BIB00001-0021417], relazioni_tipo_relazione=[padre], relazioni_numero_volume=[2], relazioni_numero_issue=[2], relazioni_start=[17], relazioni_end=[39], relazioni_pagine=[], relazioni_forma_visualizzata=[2017], relazioni_forma_normalizzata=[20170101-20171231], relazioni_tipo_data=[], relazioni_luogo=[], relazioni_editore=[], relazioni_paese=[], soggettivoc=[Consigli Di Fabbrica, Torino, movimento consiliare torinese], subjectvoc=[Factory Councils, Turin], note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021418, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=}]
Boothman, Derek,
International Gramsci Journal, 1(3), 2011
SolrDocument[{id=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021420, livello=EJ, titolo=International Gramsci Journal, 1(3), sottotitolo=, tipo_titolo=uniform, responsability_namePart=[Boothman, Derek, Hawksley, Charles, Errico, Alessandro, Filippini, Michele, Vianna, Luiz Werneck, Gramsci, Antonio, Greaves, Nigel M., Mayo, Peter], autorevoc=[Boothman, Derek, Hawksley, Charles, Errico, Alessandro, Filippini, Michele, Vianna, Luiz Werneck, Gramsci, Antonio, Greaves, Nigel M., Mayo, Peter], responsability_codice=[IT-GRAMSCI-EACCPF0001-000935, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-007250, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-006629, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-006843, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-005659, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-003167, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-007242, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-000343], responsability_ruolo=[coordinamento, author, author, author, author, author, author, author], first_author=Boothman, Derek, forma_parallela=, responsability=, note_edizione_traduzione=, luogo_pubblicazione=, editore=, forma_visualizzata=2011, forma_normalizzata=20110101-20111231, tipo_data=, consistenza=, lingua=[eng, spa, ita], abstract=, table_contents=INTERNATIONAL GRAMSCI JOURNAL
NO. 3 MARCH 2011
CONTENTS
Editor's note iv
GRAMSCI NOTES
Recent publications in English on Gramsci - reproduced with permission of
the International Gramsci Society 1
Aggiornamento Bibliografia gramsciana Italia (primo semestre 2010)
- reproduced with permission of the International Gramsci Society 9
O Estado Novo do PT, Luiz Werneck Vianna
(first published July 2007) - reproduced with permission of Gramsci e o Brasil 15
The articles by Gramsci published in English in International Press
Correspondence, Introduced by Derek Boothman 23
PEER REVIEWED ESSAYS
'Resisting Abstraction: Gramsci's Historiological Method',
Nigel Greaves 37
'The Centrality of the State in Neoliberal Times',
Peter Mayo 57, titolo_collana=, collocazione=, soggettivoc=[Bibliografia (su o in relazione a G.)], note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021420, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=}]
Gramsci, Antonio,
Le favole della libertà; Roma: Harpo editore, 2017, 204 p.
SOGGETTI:
Grimm fratelli (Jacob & William); novellistica
citazione
Gramsci, Antonio,
Le favole della libertà; Roma: Harpo editore, 2017, 204 p.
SolrDocument[{id=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021436, livello=B1, titolo=Le favole della libertà, sottotitolo=, tipo_titolo=uniform, responsability_namePart=[Gramsci, Antonio, Falconi, Graziella], autorevoc=[Gramsci, Antonio, Falconi, Graziella], responsability_codice=[IT-GRAMSCI-EACCPF0001-003167, IT-GRAMSCI-EACCPF0001-006173], responsability_ruolo=[autore, curatore], first_author=Gramsci, Antonio, forma_parallela=, responsability=, note_edizione_traduzione=, luogo_pubblicazione=Roma, editore=Harpo editore, forma_visualizzata=2017, forma_normalizzata=20170101-20171231, tipo_data=, consistenza=204 p., lingua=[ita], paese=[IT], abstract=L'8 novembre 1926, in una saletta della Camera, i deputati comunisti erano riuniti per discutere su come intervenire in Aula contro le leggi restrittive della libertà, che il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto varare nella sua seduta del 9 novembre. Il deputato sardo Antonio Gramsci esce, a tarda ora, dalla riunione a Montecitorio e se ne torna a casa, fuori Porta Pia dove, benché protetto dall'immunità parlamentare, alle 22,30 dell'8 novembre 1926 viene arrestato e ristretto nel carcere di Regina Coeli in "isolamento assoluto e rigoroso" fino al 25 novembre. Ha così inizio la lunga prigionia del più prestigioso tra i fondatori del Pcd'I. Una prigionia dalla quale Gramsci cerca di evadere con la scrittura e con lo studio. Nascono da questa incessante attività intellettuale Le favole della libertà, traduzione italiana "delle novelline dei fratelli Grimm, che sono elementarissime", scelte da Gramsci per migliorare la propria conoscenza della lingua tedesca., table_contents=, titolo_collana=, collocazione=, soggettivoc=[Grimm fratelli (Jacob & William), novellistica], subjectvoc=[Grimm brothers (Jacob & Wilhelm)], note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021436, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=}]
Gramsci, Antonio,
L'albero del riccio; Roma: Harpo, 2017, 128 p.
SOGGETTI:
Letteratura; Pedagogia
citazione
Gramsci, Antonio,
L'albero del riccio; Roma: Harpo, 2017, 128 p.
SolrDocument[{id=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021509, livello=B1, titolo=L'albero del riccio, sottotitolo=, tipo_titolo=uniform, responsability_namePart=[Gramsci, Antonio], autorevoc=[Gramsci, Antonio], responsability_codice=[IT-GRAMSCI-EACCPF0001-003167], responsability_ruolo=[autore], first_author=Gramsci, Antonio, forma_parallela=, responsability=, note_edizione_traduzione=, luogo_pubblicazione=Roma, editore=Harpo, forma_visualizzata=2017, forma_normalizzata=20170101-20171231, tipo_data=, consistenza=128 p., lingua=[ita], paese=[IT], abstract=L'albero del riccio
di Antonio Gramsci
"Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente.
La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini ".
(Antonio Gramsci, Lettera alla madre, 10 maggio 1928)
"Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare". Con queste parole, il pubblico ministero Michele Isgrò concluse, nel giugno del 1927, la requisitoria contro Antonio Gramsci.
Che, in un'aula affollata "di militi in elmetto nero, il pugnale sul fianco ed i moschetti con la baionetta in canna", come raccontano le cronache dell'epoca, venne condannato a 20 anni, cinque mesi e quattro giorni di detenzione dal Tribunale Speciale Fascista presieduto dal generale Alessandro Saporiti. Gramsci era stato arrestato, in violazione della immunità parlamentare, l'8 novembre 1926, quando il suo primogenito Delio aveva poco di due anni e il secondogenito Giuliano (che non conoscerà mai, perché nato a Mosca) aveva dieci mesi. Trasferito nel 1929 nel carcere di Turi, il grande pensatore comunista (il detenuto 7047) diede una grande delusione al suo accusatore e ai giurati. La sua produzione letteraria, politica e sociale - raccolta nei Quaderni dal carcere e pubblicata nel dopoguerra - rappresenta ancora oggi, a 80 anni dalla morte, un fondamentale punto di riferimento per gli studiosi, non solo marxisti, di tutto il mondo. L'albero del riccio - nel quale Gramsci racconta "favole vere", storie di briganti e di animali della sua infanzia e della sua terra, la Sardegna, raccoglie le lettere scritte ai figli dalla cella del carcere pugliese. Un testo nel quale la dimensione intima, il suo voler essere padre nonostante la lontananza non è mai disgiunto dall'impegno civile e dalla militanza politica.
Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 - Roma, 27 aprile 1937) è stato tra i fondatori de L'Ordine nuovo e, nel 1921, tra i promotori della nascita del Partito Comunista d'Italia. È considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne., table_contents=, titolo_collana=, collocazione=FIG: A.G.501, soggettivoc=[Letteratura;, Pedagogia], subjectvoc=[Literature;, pedagogy], note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0021509, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=}]