La Bibliografia gramsciana, fondata da John M. Cammett, ora curata da Francesco Giasi e da Maria Luisa Righi con la collaborazione dell'International Gramsci Society raccoglie volumi, saggi e articoli su Gramsci pubblicati dal 1922 e pubblicazioni e traduzioni degli scritti di Gramsci dal 1927. Per aggiornamenti, integrazioni o correzioni scrivere a: bibliografiagramsciana@fondazionegramsci.org
Marseglia, MicheleAntonio Gramsci. Tracce di vita e di pensiero nelle lettere e in altri scritti: rivisitazione di una biografia
FA PARTE DI:
Antologia Premio Gramsci, 2015, Sassari: Edes, 51-309
citazione
Marseglia, Michele,
Antonio Gramsci. Tracce di vita e di pensiero nelle lettere e in altri scritti: rivisitazione di una biografia, in Antologia Premio Gramsci; Sassari: Edes, 2015, 51-309
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Mazzacurati, RemoLa costruzione dei consigli di fabbrica nell'attività teorico pratica di Antonio Gramsci (settembre-dicembre 1919)
FA PARTE DI:
Antologia Premio Gramsci XIV edizione. Ales - giugno 2014, 2015, 339-409
citazione
Mazzacurati, Remo,
La costruzione dei consigli di fabbrica nell'attività teorico pratica di Antonio Gramsci (settembre-dicembre 1919), in Antologia Premio Gramsci XIV edizione. Ales - giugno 2014, 2015, 339-409
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Moise, MariaProcessi di soggettivazione e assoggettamento da Antonio Gramsci negli studi di genere post coloniali
FA PARTE DI:
Antologia Premio Gramsci XIV edizione, 2015, 411-461
citazione
Moise, Maria,
Processi di soggettivazione e assoggettamento da Antonio Gramsci negli studi di genere post coloniali, in Antologia Premio Gramsci XIV edizione, 2015, 411-461
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Pala, MauroIntroduction to the 2013 Gramsci Summer School / Introduzione alla Gramsci Summer School (2013)
FA PARTE DI:
International Gramsci Journal, 1(4), 2015, 7-27
citazione
Pala, Mauro,
Introduction to the 2013 Gramsci Summer School / Introduzione alla Gramsci Summer School (2013), in International Gramsci Journal, 1(4), 2015, 7-27
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In the spirit of the "Gramsci Workshop" - Introducing the workshop entitled For Gramsci means in the first place to put it in the context of the International Summer School beginning in 2014: as had emerged from the preliminary discussions, the Summer School at Ghilarza (the Gramsci Summer School - hereafter the GSS) is a point of contact, an interface, but above all a field of interaction and reciprocal enrichment between the Fondazione Istituto Gramsci (Rome) and the International Gramsci Society, thanks to the collaboration of the Antonio Gramsci House Museum in Ghilarza and of the other Gramsci associations, not forgetting the essential contribution of the Fondazione Banca di Sardegna. Available at:http://ro.uow.edu.au/gramsci/vol1/iss4/3
In questo mio intervento intendo proporre, quale chiave interpretativa dell'intera opera carceraria di Gramsci, il tema della "cautela", o meglio delle "cautele", attribuendo a questo termine una gamma di accezioni in parte differenti e in parte sovrapponibili tra loro, e comunque riconducibili al dato di fatto, evidente agli occhi di tutti ma forse proprio per questo non sempre tenuto nella dovuta considerazione, che tali scritti sono stati composti nel corso di poco più di dieci anni trascorsi dal loro autore in condizioni di restrizione più o meno totale della libertà: dall'arresto (8 novembre 1926) al confino di Ustica (7 dicembre), dalla detenzione in attesa di processo (7 febbraio 1927) alla carcerazione vera e propria nel penitenziario di Turi (19 luglio 1928), dal ricovero in clinica dapprima in stato di detenzione (7 dicembre 1933) e poi di libertà condizionale (25 ottobre 1934), fino alla morte, sopraggiunta poco dopo avere riacquistato la piena libertà (27 aprile 1937). In particolare concentrerò la mia attenzione sui Quaderni del carcere, composti tra il febbraio 1929 e la metà del 1935, utilizzando l'epistolario e le altre testimonianze sull'esistenza carceraria di Gramsci come indispensabili fonti di informazione sull'entità, le forme e le ragioni di tali cautele. Lo scopo della mia ricognizione è mostrare come la prudenza adottata dal prigioniero sia nella stesura sia nella valutazione della propria opera, che per di più teme destinata a una fruizione prevalentemente postuma, richieda altrettanta prudenza da parte di chi la legge e la interpreta, allo scopo di evitare di "sollecitare i testi", vale a dire, come scrive lo stesso Gramsci nei Quaderni, "far dire ai testi, per amor di tesi, più di quanto i testi realmente dicono", compiendo così un "errore di metodo filologico [che] si verifica anche all'infuori della filologia, in tutte le analisi e gli esami delle manifestazioni di vita".
La parola "spia", oltre a ricorrere in modo massiccio nei romanzi di un preciso genere letterario, che oggi sembra essere diventato una fonte di ispirazione metodologica presso alcuni interpreti di Gramsci, ha anche un significato ben diverso, che lo assimila ai termini indice, indizio o segnale. In questa seconda accezione esso può a sua volta avere due sensi, potendo designare o un artefatto che segnala il verificarsi di un evento o stato, come nella "spia dell'acqua", oppure il verificarsi di un evento che rinvia a un altro evento, come nella frase "il fumo è spia della presenza di fuoco". In questa accezione la parola "spie" verrà qui utilizzata. Si parlerà pertanto di "spie dei Quaderni del carcere", intendendo dei segnali, degli indizi, degli indici che, considerati nel loro insieme, rinviano a qualcosa.
Zene, Cosimo,
I subalterni nel mondo: tipologie e nesso con le differenti forme dell'esperienza religiosa, in International Gramsci Journal, 1(4), 2015, pp. 66 - 82
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L'esperienza religiosa dei gruppi subalterni occupa un posto di rilievo nel pensiero di Gramsci. È soprattutto nei Quaderni 3 e 25 che si trovano i riferimenti teorici e metodologici - offerti in reciproca osmosi - per individuare il nesso tra gruppi subalterni e religione. È qui che si avverte l'importanza delle "tracce di iniziativa autonoma" che forniscono allo "storico integrale" l'elemento base per poter compilare storie monografiche di questi gruppi. Pur nella comunanza di situazioni ed esperienze, ogni gruppo ha la sua storia, spesso composta da molteplici storie parallele, che danno quindi origine a monografie diverse. Queste monografie costituiscono, dal punto di vista dei gruppi subalterni, lo sforzo maggiore - coadiuvato dallo storico integrale - per affermare una storia alternativa che vuole raccontare il cammino di "ritorno" dei subalterni dai "margini della storia" verso il nucleo centrale della vita politica. Tenendo presente le avvertenze metodologiche suggeriteci nella prima parte del nostro incontro che ci propongono un'attenzione a "spie e cautele" gramsciane1, penso sia necessario correre un rischio calcolato, e quindi applicare la linea indicata da Gramsci, sia per stabilire il nesso gruppi subalterni-religione, sia per indicare alcuni esempi di possibili "monografie" che servirebbe ad evidenziare la grande varietà di tipologie presenti tra i diversi gruppi subalterni nel mondo. Mentre la lista di queste tipologie sarebbe in sé alquanto estesa, in questo scritto desidero offrire due esempi di tipologie che andrebbero poi ulteriormente sviluppate in vere e proprie monografie: il blues afro-americano e il concetto di "lavoro" in un'area della Sardegna.
Thomas, Peter D.,
Cosa rimane dei subalterni alla luce dello "Stato integrale"?, in International Gramsci Journal, 1(4), 2015, pp. 83 - 93
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Nei Quaderni del carcere Antonio Gramsci sviluppa un nuovo concetto di classi o gruppi sociali subalterni, utilizzato per caratterizzare tutti quei gruppi sociali che sono soggetti a forme di comando e di direzione politica e sociale imposto da altre classi, dominanti o dirigenti. Convertito al singolare, il concetto di "subalterno" è una di quelle nozioni originariamente gramsciane, che ha goduto grande successo a livello internazionale, soprattutto negli ultimi anni. Esso ha dato origine a un intero campo di ricerca accademica - i Subaltern Studies - affermando Gramsci come uno dei suoi "padri-teorici" più significativi. Oggi questo concetto gode di una diffusione disciplinare e di un riconoscimento diffusi tra giovani studiosi e studiose, in maniera paragonabile al concetto di egemonia; addirittura, in alcuni casi, il concetto di "subalterno" è considerato ancora più significativo rispetto al concetto, ad esso integralmente connesso, di egemonia, dal quale è talvolta visto come distinto ed indipendente, se non addirittura con esso posto in antagonismo.
Fresu, Gianni,
Traducibilità e modernità del nesso concettuale egemonico/subalterno nelle relazioni di Peter Thomas e Cosimo Zene, in International Gramsci Journal, 1(4), 2015, 94-100 , pp. 94 - 100
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Sanna, Palmerio,
La religiosità finale di Antonio Gramsci, Presentazione di Ferdinando Bergamelli; postfazione di Andrea Oppo; Ghilarza: Iskra, 2015, 48 , ill.
Presentazione di Ferdinando Bergamelli; postfazione di Andrea Oppo
SOGGETTI:
Biografia, Morte; Biografia, Conversione al Cattolicesimo
citazione
Sanna, Palmerio,
La religiosità finale di Antonio Gramsci, Presentazione di Ferdinando Bergamelli; postfazione di Andrea Oppo; Ghilarza: Iskra, 2015, 48 , ill.
Manacorda, Mario Alighiero,
Il principio educativo in Gramsci: Americanismo e conformismo; Roma: Armando, 2015, 400
citazione
Manacorda, Mario Alighiero,
Il principio educativo in Gramsci: Americanismo e conformismo; Roma: Armando, 2015, 400
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Al Lettore p. 17
Parte prima: Gli Scritti Giovanili p. 19
Premessa p. 21
1. Le esperienze scolastiche personali (1891-1910) p. 23
2. La formazione crociana e l'antipositivismo (1911-1915) , p. 25
3. Il contatto con la classe operaia: critica della scuola borghese e del riformismo socialista (1916-1918), p. 28
4. L'adesione all'esperienza sovietica: alla ricerca di una politica educativa del proletariato (1919-1922) p. 43
5. Le iniziative politico-culturali nei primi anni del fascismo (1922-1926) p. 54
Parte seconda: Le lettere dal carcere p. 69
Premessa p. 71
1. La scuola dei confinati (gennaio-dicembre 1927), p. 73
2. L'educazione dei figli e dei nipoti: lingua e dialetto (marzo 1927-dicembre 1928), p. 79
3. I due dubbi di fondo: tecnologia e spontaneismo (gennaio-luglio 1929), p. 87
4. Il primo dubbio risolto: contro lo spontaneismo (dicembre 1929), p. 94
5. Spontaneità e coercizione (luglio-agosto 1930), p. 102
6. Il secondo dubbio risolto: per un'educazione tecnologica (ottobre 1930), p. 111
7. Ancora su spontaneità e coercizione (dicembre 1930-maggio 1931), p. 114
8. Dalla micro-coercizione alla macro-coercizione (luglio-settembre 1931), p. 119
9. La scuola sovietica: inclinazioni e sviluppo totale (dicembre 1931), p. 125
10. La scuola italiana: l'avviamento al lavoro (febbraio 1932-aprile 1933), p. 131
11. Da Croce a Lenin: l'egemonia (marzo-giugno 1932), p. 133
12. L'uomo moderno, integralmente sviluppato (agosto 1932-agosto 1933), p. 138
13. Tutti gli uomini del mondo (1936), p. 142
Parte terza: I quaderni del carcere, p. 149
Premessa, p. 151
Quaderno 1-XVI (1929-1930), p. 155
Prime note pedagogiche sparse, p. 155
L'università e altri organismi di cultura, p. 156
Il principio pedagogico dei moderati, p. 161
Lo Stato, la sua "trama privata" e il folclore, p. 164
Prime note sull'americanismo, p. 166
Conformismo e sgomitolamento: anziani e giovani, p. 174
Oratoria e cultura 181 Ancora l'americanismo, p. 185
Quaderno 4-XIII (1930-1932), p. 193
Le note sistematiche sulla scuola, p. 193
Ideologia, scienza, marxismo, p. 194
La fonte sovietica dichiarata, p. 196
Tutti gli uomini sono intellettuali, p. 199
L'organizzazione della scuola e della cultura, p. 201
La scuola unitaria, p. 208
Trotskij e l'americanismo, p. 219
Continuità e discontinuità educativa, p. 223
Il principio educativo nella scuola elementare e media, p. 226
Il nuovo intellettualismo e l'itinerarium mentis, p. 241
Quaderni miscellanei intermedi (1930-1932), p. 247
Ripresa e intreccio di motivi, p. 247
Organizzazione della scuola, p. 248
Americanismo, p. 263
Conformismo e personalità, p. 276
Lo Stato educatore, p. 288
Quaderno 12-XXIX (1932), p. 309
Intellettualizzazione = industrializzazione, p. 309
L'organizzazione della scuola, p. 309
Il principio educativo, p. 320
Ultimi quaderni miscellanei (1932-1933), p. 335
Conformismo = socialità, p. 335
Quaderno 22-V (1934), p. 355
Un americanismo non di marca americana, p. 355
Quaderno 29-XXI (1935), p. 365
Il conformismo linguistico (e tecnologico), p. 365
Conclusione, p. 375
La grande criptografia pedagogica gramsciana, p. 375
Appendice, p. 379
Prospetto dei Quaderni del carcere, p. 381
Elenco delle citazioni dai Quaderni, p. 383
Nota bibliografica, p. 389
Scritti di Gramsci, p. 390
Scritti su Gramsci, p. 391
Indice dei nomi, p. 397, titolo_collana=Classici Armando, collocazione=FIG: G. 985, note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0019646, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=20150101-20151231}]
Sparagna, Vincenzo,
Vita, imprese e avventure di nonno Gramsci; Torino: 001 edizioni, 2015, 192, ill.
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Di Meo, Antonio,
La «rivoluzione passiva»: Una ricognizione sui significati, in Critica marxista; Bari: Edizioni Dedalo, gennaio - febbraio 2015, 59-67
Orsomarso, Vincenzo,
Da Labriola a Gramsci: Educazione e politica nel marxismo italiano; Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2015, 186 p.
citazione
Orsomarso, Vincenzo,
Da Labriola a Gramsci: Educazione e politica nel marxismo italiano; Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2015, 186 p.
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Introduzione
Avvertenza
Il Socrate socialista
Il maestro perpetuo
La diffusione del marxismo in Italia
Dal radicalismo al socialismo
Il socialismo non è «una postilla del gran libro del liberalismo»
Intellettuali e operai
Politica e pedagogia
Socialismo e filosofia
Struttura economica e «prodotti di primo e secondo grado»
L'«arbitrio soggettivo»
Dell'insegnamento della storia
La scuola da Labriola a Gramsci
Della scuola popolare
Americanismo non di marca americana
L'educazione nella ripresa gramsciana
Hegel + Ricardo
Creare l'uomo «"attuale" alla sua epoca»
La nuova formazione umana
Filosofia ed educazione
Le insufficienze pedagogiche del Saggio popolare
Riforma e Rinascimento
Appendice
Da un secolo all'altro 1897-1903, note a margine
Marx, Engels e la Russia, titolo_collana=, collocazione=, note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0019767, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=20150101-20151231}]
Micheli, GiancarloRivoluzione e democrazia : elementi di guerriglia intellettuale in Gramsci e Gobetti
FA PARTE DI:
Il Ponte - rivista di economia e cultura fondata da Piero Calamandrei", 3, Firenze: Il Ponte Editore, 2015, 64-70
citazione
Micheli, Giancarlo,
Rivoluzione e democrazia : elementi di guerriglia intellettuale in Gramsci e Gobetti, in Il Ponte - rivista di economia e cultura fondata da Piero Calamandrei", 3; Firenze: Il Ponte Editore, 2015, 64-70
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