La Bibliografia gramsciana, fondata da John M. Cammett, ora curata da Francesco Giasi e da Maria Luisa Righi con la collaborazione dell'International Gramsci Society raccoglie volumi, saggi e articoli su Gramsci pubblicati dal 1922 e pubblicazioni e traduzioni degli scritti di Gramsci dal 1927. Per aggiornamenti, integrazioni o correzioni scrivere a: bibliografiagramsciana@fondazionegramsci.org
Modonesi, MassimoPasividad y subalternidad. Sobre el concepto de revoluciòn pasiva de Antonio Gramsci
In this article the author suggests that the adjective "passive" of the passive revolution gramscian concept has been sub estimated in its analytic relevance. He arguments that establish a close connection with the notion of subaltern can strength its sense and projection in order to adopt theoretical tools to identify and characterize a series of demobilization processes and projects which often are implemented and deployed from above, in antithesis towards antagonists and autonomic dynamics. Passive revolutions are, in this perspective, processes and projects of (re) subalternization, with the tendency of deactivate, demobilize and passivate, reducing the antagonist and autonomy margins.
In questo articolo, l'autore sostiene che l'importanza analitica dell'aggettivo "passiva" del concetto gramsciano di rivoluzione passiva sia stato sottovalutato. Argomenta che è possibile rinforzarne il senso e la proiezione stabilendo un connessione con la nozione di subalterno. Ciò permetterebbe di adottare la nozione di "rivoluzione passiva" per identificare e caratterizzare una serie di processi e progetti di de-mobilitazione che sono di frequente instaurati e sviluppati dall'alto, in antitesi rispetto a dinamiche e tendenze antagoniste e autonome. Le rivoluzioni passive appaiono quindi come progetti e processi di (re) subalternizzazione, in quanto tendono a disattivare, demobilitare e passivizzare, riducendo i margini di antagonismo e autonomia.
Modonesi, Massimo,
Pasividad y subalternidad. Sobre el concepto de revoluciòn pasiva de Antonio Gramsci, in Gramsciana, 2015, 35-60
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margins.
In questo articolo, l'autore sostiene che l'importanza analitica dell'aggettivo "passiva"
del concetto gramsciano di rivoluzione passiva sia stato sottovalutato. Argomenta che
è possibile rinforzarne il senso e la proiezione stabilendo un connessione con la nozione
di subalterno. Ciò permetterebbe di adottare la nozione di "rivoluzione passiva" per
identificare e caratterizzare una serie di processi e progetti di de-mobilitazione che
sono di frequente instaurati e sviluppati dall'alto, in antitesi rispetto a dinamiche e tendenze
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